mercoledì 19 novembre 2014

Approvato l’emendamento del Governo relativo al jobs act

La commissione Lavoro della Camera ha dato il via libera all’emendamento proposto dal Governo italiano relativo all’articolo 18, su cui tanto si è discusso in questi ultimi mesi. Le modifiche inserite riguarderanno solamente i nuovi assunti a cui sia somministrato il cosiddetto “contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti”: sostanzialmente viene modificato il diritto grazie al quale un lavoratore ha la facoltà di ottenere il recupero del proprio posto di lavoro in seguito a licenziamento. Il reintegro risulta infatti previsto soltanto per quanto riguarda i licenziamenti discriminatori, i quali vengono considerati nulli e mai avvenuti, e in alcuni casi per i licenziamenti disciplinari, i quali non sono ancora però stati precisamente definiti (si parla infatti di “specifiche fattispecie”, che sarà compito del governo definire in seguito).

Per quanto riguarda invece i licenziamenti economici individuali non è previsto alcun reintegro ma verrà previsto al lavoratore un “indennizzo economico certo e crescente con l’anzianità di servizio”, ovvero a seguito del licenziamento riceverà un indennizzo economico, non ancora definito ma che verosimilmente sarà pari alla retribuzione ricevuta in alcuni mesi. Per tutti i lavoratori che risultano già impiegati all’interno di aziende con più di 15 dipendenti dovrebbe proseguire la tutela per i licenziamenti senza giusta causa prevista dal vecchio articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori e modificato nel 2012 insieme alla riforma del mercato del lavoro Fornero.